A scuola
Oggi a scuola. Finestra su un domani che, in un battito di ciglia, è già oggi. Teatro delle prime volte, dei conflitti, dei brutti voti, delle menti che si formano. Chiediamo ai ragazzi chi di loro è innamorato, cos’è per loro l’amore, il rispetto e il consenso, i sentimenti, la derisione di gruppo, l’eclusione e l’isolamento, la violenza verbale e fisica. Le risposte, a volte, sono affilate, espressione di ciò che funziona e di ciò su cui c’è ancora da lavorare nella società odierna. Chiediamo cosa vogliono fare da grandi, anche se spesso le risposte ottenute passano per uno sguardo interrogativo, un silenzio o un’alzata di spalle. Futuro come promessa ma anche come incertezza totale. Cerchiamo di ribadire il loro valore in quanto persone, non soltanto come accumulatori seriali di voti, rapporti di classe, giudizi che a quell’età suonano come sentenze. Cerchiamo di piantare alberi, quello della riflessione, della consapevolezza, nella speranza di instillare in loro una curiosità verso di sè e verso gli altri che accenda la scintilla.
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